Esportazione codice V
1853
2000_V_01
AAB1853
Vetrata, 2000
Vetrata realizzata con formelle di vetri francesi,
Cerano, collezione privata
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1455
2001_V_01
AAB1455
Vetrata, 2001
Rirpoduzione dell'opera "Spazio-tempo" 1982, pittura a olio e ore opere "rappresentazione della fiìunzione", achivio 930, 931, 932; vetrata realizzata con formelle di vetri francesi, 89 x 230 cm
Galliate, collezione privata
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5
53_V_01
AAB5
Idea, 1953
Matita su carta, schizzo progettuale, 21,1 x 25 cm
Galliate, collezione privata
Esposizioni: Legnano, Palazzo Leone da Perego, 2015-2016
Bibliografia: Gatti 2015, p. 120 ripr. col. p. 136
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1145
55_V_01
AAB1145
Idea, 1955
Mobile/libreria con piani e ripiani curvilinei; struttura di supporto in legno ricoperto in laminato plastico. Elemento modulare incassato realizzato in alluminio verniciato. Piano superiore in vetro opalino diffusore con luce per illuminazione indiretta.
H mobile senza piedini 130 cm, 235 x 23 x 141 cm
Firma in sul retro in alto a sinistra
Galliate, collezione privata
Esposizioni: Gallarate, Civica Galleria d'Arte Moderna, 1984; Sondrio, Palazzo Sertoli, 1997; Vigevano, Cavallerizza del Castello, 2011; Novara, Palazzo Natta, 2011; Ameno, Museo Tornielli, 2013; Milano, Palazzo della Triennale, 2014; Legnano, Palazzo Leone da Perego, 2015-2016; Gallarate, Museo Maga, 2019; Gallarate, Museo MAGA, 2024 - 2025
Bibliografia: Esperimenti di sintesi delle arti 2017, p. 43 ripr. col.; "Documenti d'arte d'oggi" 1957, p. 8 ripr. b/n; Di Salvatore 1956, ripr. b/n; Di Salvatore 1958, p. 155 ripr. b/n; Quaglino 1979, p. 74 ripr. b/n; Caramel 1984, n. 5 p. 45 ripr. b/n; Corgnati 1997, p. 28 ripr. col. ; Di Genova, Berni Canani 1999, p. 129 ripr. col. ; Fondazione Angelo Bozzola 2010, p. 137 ripr. b/n; Angelo Bozzola 2011, p. 39 ripr. col.; Groppetti 2011b, ripr. col.; Mongiat 2011, ripr. co.; Pontiggia 2014, p. 118-119 ripr. col.; Mongiat 2014d, p. 43 ripr. col.; Gatti 2015, pp. 118-119 ripr. col. p. 136
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1716
57_V_01
AAB1716
Composizione, 1957
Chinasu tavola, 48,5 x 89,3 cm
Galliate, collezione privata
Esposizioni: Galliate, Castello Visconteo Sforzesco, 1998-2017
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1717
58_V_01
AAB1717
Composizione, 1958
China su tavola, 48,5 x 89,3 cm
Firma in basso destra
Galliate, collezione privata
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1531
58_V_02
AAB1531
Idea, 1958
Azione libera su carta con flomaster.
Bozzetto per realizzazione di tappeto in lana Arch. 1532, 36 x 51 cm
Firma in basso destra
Galliate, collezione privata
Esposizioni: Legnano, Palazzo Leone da Perego, 2015-2016
Bibliografia: Gatti 2015, p. 113 ripr. col. p. 136
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1532
58_V_03
AAB1532
Tappeto, 1958
Tappeto in lana realizzato da bozzetto arch. 1531, 97 x 136 cm
Galliate, collezione privata
Esposizioni: Legnano, Palazzo Leone da Perego, 2015-2016; Gallarate, Museo Maga, 2019; Lula, Museo MAC, 2024
Bibliografia: Gatti 2015, p. 112 ripr. col. p. 136; Angelo Bozzola 2024, ripr. col.
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1151
58_V_04
AAB1151
Rappresentazione, 1958
Progetto di architettura Scra: elemento strutturale (realizzato in lamierino zincato ricoperto con caolino e vinavil); realizzazione determinata mediante tre fasi operative, a) superficie trapezio-ovoidale, b) sezione e taglio, c) piegatura, collocato su base in marmo.
Il "simbolo", templare, ispirato al cristianesimo, collocato su doppia base a triangoli equilateri, con apertura spaziale orizzontale "LINEARE".
Il "tempo", la croce per sospensione vibratile e mobilità in acciaio inox lucidato a specchio, interagente con l'ambiente-luce.
La "base", in triangolo, elemento che racchiude in sé infinite aperture e rmandi religiosi, 40,5 x 31,5 x 27,5 cm
Galliate, collezione privata
Esposizioni: Novara, Arengario del Broletto, 1979; Novara, Palazzo dei Vescovi, 1990
Bibliografia: Quaglino 1979, n. 52 p. 24 ripr. b/n; De Paoli 1989, ripr. b/n; De Paoli 1990, p. 41 ripr. b/n; De Paoli 1991, ripr. b/n
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1645
59_V_01
AAB1645
Mobile con ante a ribalta, 1959
Mobile con ante a ribalta in palissandro. Su un’anta polimaterico con moduli in ferro, zoccolo in ferro con riporti mediante fusione, 149,5 x 122 x 36 cm
Galliate, collezione privata
Esposizioni: Legnano, Palazzo Leone da Perego, 2015-2016
Bibliografia: Gatti 2015, p. 123 ripr. col. p. 136
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921
59_V_02
AAB921
Superficie, 1959
Tappeto in lana realizzato su bozzetto con telaio artigianale.
Nove moduli in lamierini d’ottone con coloritura a olio liberamente disponibili, 180 x 254 cm
Galliate, collezione privata
Esposizioni: Milano, Palazzo della Triennale, 2014
Bibliografia: Pontiggia 2014, p. 77 ripr. col.
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415
59_V_03
AAB415
Portacenere, 1959
Edizione di 12 oggetti in ceramica, segno grafico e coloritura, firmati e numerati 1/12 - 12/12; più 7 con colori diversi, 13 x 11 x 10 cm
Galliate, collezione privata
Esposizioni: Legnano, Palazzo Leone da Perego, 2015-2016
Bibliografia: Gatti 2015, p. 121 ripr.col. p. 136
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1671
59_V_04
AAB1671
Portacenere, 1959
Oggetto in ceramica, 9 x 12 x 12 cm
Galliate, collezione privata
Esposizioni: Legnano, Palazzo Leone da Perego, 2015-2016
Bibliografia: Gatti 2015, p. 121 ripr. col. p. 136
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414
59_V_05
AAB414
Portacenere, 1959
Edizione di 130 oggetti (bomboniere) in ceramica (nero su bianco): altezza cm 5, diametro cm 8. Senza firma e numerazione. Timbro all'interno "Gio e Dan" eseguito dal committente, Altezza 5 cm, diametro 8 cm
Galliate, collezione privata
Esposizioni: Legnano, Palazzo Leone da Perego, 2015-2016
Bibliografia: Gatti 2015, p. 121 ripr.col. p. 136
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551
59_V_06
AAB551
Camino, 1959
Estetico funzionale: elementi formali di coerenza estetica e di funzione, nero e incasso bianco, profondità cm 25, altezza totale 315 cm, larghezza cm 129, 315 x 129 x 25prof cm
Novara, collezione privata
Bibliografia: Fondazione Angelo Bozzola 2010, p. 193 ripr. col.
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1129
59_V_07
AAB1129
Progetto, 1959
Tavola progettuale realizzata in cartoncino bianco.
Striscia n.1: proposta grafica modulare; superficie rettangolare, modulo (taglio di sezione), modulo di torsione (tratteggio).
Striscia n. 2: dislocazione spaziale di monoforma piana trapezio-ovoidale, configurazione spaziale di modulo ottenuto.
Striscia n. 3: espressione di variabili concatenate-funzionali (multiplo-sottomultiplo).
Previsioni delle materie e tecniche di produzione seriale del singolo elemento: ferro,rame, bronzo, acciaio inox, e laminati pregiati, congeniali all’esecuzione e prodotti dalla sideruegia moderna; tecniche di taglio e sviluppo spaziale: scalpello e trancia a mano, pantografo meccanico, laser, ossitaglio, punzone, 73 x 90 cm
Firma in sul retro in alto a destra
Galliate, collezione privata
Esposizioni: Intra, Galleria Corsini, 1973; Meda, Galleria d’Arte Moderna Atena, 1975; Novara, Arengario del Broletto, 1979; Novara, Arengo del Broletto, 2010; Torino, Museo Regionale di Scienze Naturali, 2012; Milano, Palazzo della Triennale, 2014; Legnano, Palazzo Leone da Perego, 2015-2016
Bibliografia: Angelo Bozzola 1974, ripr. b/n; Bozzola 1973, p. 16 ripr. b/n; Angelo Bozzola 1975, ripr. b/n; Quaglino 1979, n. 63 p. 27 ripr. b/n; Fondazione Angelo Bozzola 2010, p. 15 ripr. b/n; Corgnati 2012, p. 32 ripr. col.; Pontiggia 2014, p. 60 ripr. col.; Gatti 2015, p. 34 ripr. b/n
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1533
66_V_01
AAB1533
Tappeto, 1966
Tappeto in lana, 116 x 152 cm
Galliate, collezione privata
Esposizioni: Vigevano, Cavallerizza del Castello, 2011
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1159
66_V_02
AAB1159
Vita in simbiosi, 1966
Esecuzione plastica del progetto "Vita in simbiosi".
Elemento estetico funzionale urbano, coesistenza di concetti rappresentati di natura diversa: "acqua" e "arboreo" (forza formatrice). "Urbano", la macchina vivente dell'uomo (forza motrice).
Materiali e aspetti pratici previsti:
a) La base della fontana è prevista in muratura impermeabilizzata, di forma ellittica, spezzata (sezionata) che permette il passaggio pedonale.
b) "Spazio": grande pannello concavo-convesso, bilaterale, in acciaio inox lavorato con fiamma ossidrica (ossitaglio).
c) "Ellissi verticale" fornita di polverizzatori ed una serie di elementi modulari sospesi dalla stessa.
D) La "macchia", simbolo della natura, viene integrata all'esterno che all'interno della vasca "vita in simbiosi"., 150 x 90,5 cm
Galliate, collezione privata
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1504
68_V_01
AAB1504
Cappella Asilo Suore Salesiane, 1968
Pannelli laterali in metallo verniciato bianco opaco e pala centrale in acciaio inox.
Tabernacolo in marmo verde di Mergozzo, Italia, Nero Africa, Marrone, Brasile, Multicolor, India e Legno di noce, acciaio inox e bronzo.
Descrizione:
1- La prima creazione di Dio è la Luce.
2- Il sentimento religioso si alimenta naturalmente e instintivamente della luce, si traduce in luce. Il divino non può prescindere dal luminoso.
3- L'acciaio inox, di cui è materiata (materia-luce) la pala centrale, ha perciò tutti i diritti ed ogni validità ad entrare in una Chiesa, e ad essere consacrato come elemento religioso.
4- Se l'elemento luminoso istintivamente ci solleva ed addentra nella dimensione religiosa, la luce rossa, che fuoriesce dalle lacerazioni dei pannelli laterali, ci riporta storicamente e specificamente alla religione cristiana, che ha il suo centro e la sua giustificazione nel sacrificio di Cristo, l'effusione di sangue sul Golgota sono suggerite alla meditazione del fedele attraverso quelle rosse incandescenze ("fotorifrangenti"), che nella penombra della cappella parlano anche di sacrificio e di mortificazione personale senza cui la morte di Cristo sarebbe vana.
5- Le lacerazioni dei pannelli laterali (14 come sono le stazioni della Via Crucis, ciò che vuol conciliare la novità e personalità dell'interpretazione artistica con l'elemento tradizionale di una delle più diffuse forme di devozione religiosa, così come le tormentate scomposizioni dei piani del pannello centrale, avente l'effetto cinetico di frantumare la luce di quel cielo o sfondo, ci riportano al dramma cristiano, la sofferenza è un fatto cosmico spirituale e materiale e la stessa materia del metallo così tormentato e sforzato, si solleva ad una interpretazione e compartecipazione religiosa. La tradizione ha scelto e conservato come materia religiosa il legno o il bronzo; più consona ai tempi moderini mi pare la scelta dell'acciaio, che come riempe di sé le nostre abitazioni e le nostra officine, così ha il diritto e il dovere di entrare nelle Chiese.,
Galliate, collezione privata
Bibliografia: L’Asilo infantile di Galliate 1977, p. 31 ripr. b/n; Acciaio più prezioso dell’oro 1968, ripr. b/n; L’opera cristiana di Angelo Bozzola 1968, ripr. col.; L’altare di Bozzola 1968, ripr. b/n; Nuova opera di Angelo Bozzola 1988, ripr. b/n; Fondazione Angelo Bozzola 2010, p. 149 ripr. b/n
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1169
69_V_01
AAB1169
Bozzetto commemorativo, 1969
Studio per opera commemorativa della I Guerra Mondiale 1915-1918, la cui collocazione è prevista nel Parco a nord del Cimitero di Galliate.
Descrizione del bozzetto: pietra naturale (prevista la pietra del Tonale); striscia in acciaio inox, taglio eseguito con pantografo meccanico a fiamma ossidrica; basi con legno verniciato bianco (previste basi rustiche di serizzo), cm 153x29,5x24h (rapporto 1:10).
Accettando l'invito del Sig. Sindaco di eseguire uno studio-bozzetto per un'opera commemorativa del cinquantenario del 4 novembre, l'autore ha pensato soprattutto, anche se non eslusovamente, ai caduti ed ai combattenti della 1° Guerra Mondiale per diverse ragioni: anzitutto perché nella sua famiglia c'è ancora chi porta nelle sue carni i segni visibili di quella lotta; poi perché gli ideali per cui in quella guerra si combattè, sono quelli che nella revisione storica di tutti i valori da tempo in corso, ancora si possono giustificare, o perlomeno comprendere ciò che non si può dire - pur nel commosso rispetto per tutti i caduti di tutte le guerre, anche se inutili o ingiuste - per imprese militari successive.
Proprio pensando alla grande guerra, l'autore nelle lunga linea ha voluto alludere - o addirittura visibilmente rappresentarla - alla trincea, che vide il tenace e spesso disumano sacrificio dei combattenti di ambedue gli eserciti contrapposti, divisi dagli interessi nazionali e spesso dalla passione e dall'odio politico, ma accomunati dalle stesse fatiche, dallo stesso amor di patria (anche se erano due patrie diverse) e soprattutto dalla stessa morte.
La lunga lastra di acciaio con il tormento delle sue ondulazioni create dal fuoco, e col "divenire" del modulo inserito che la percorre in tutta la sua lunghezza e idealmente va oltre - chiaramente rappresenta e comprensibilmente rievoca quelle fatiche, quegli starzi, quelle lacerazioni fisiche e morali.
Volutamente la pietra del Tonale è stata collocata in posizione non centrale, ma assimmetrica, perché con la sua rottura - e forse meglio apertura - contribuisse a rappresentare il segno della croce.
Con questo universale simbolo religioso l'autore ha inteso umanizzare e valorizzare gli ideali per cui quei morti - sia pure vincitori, ma anche i vinti - morirono.
La collocazione e posizione della pietra nella sua verticalità tende verso l'alto ma sembra come oppressa dalla sua stessa mole - vuole umanamente alludere allo slancio e alle speranze di quei combattenti - insieme alla gravezza della loro condizione consapevolmente accettata, o subita con eroica disciplina., 24 x 153 x 29,5 cm
Galliate, collezione privata
Bibliografia: Fondazione Angelo Bozzola 2010, p. 152 ripr. col.
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429
70_V_
AAB429
Xerografie differenziate, 1970
Disposizioni spaziali ottenute con Ranck-Xerox operando con nove elementi scultorei (multiplo-sottomultiplo). N. 2 serie limitate in 43 esemplari, cm 21x29,5, firmati e numerati da 1 a 43. Operazione eseguita a Venezia nel Laboratorio della Galleria "Il Canale" il 21/06/1970. Una copia della serie completa della serie depositata presso la stessa galleria. Edizione contenuta in cartella plastificata, illustrata e firmata, cm 22x1,5x30,3, 29,5 x 21 cm
Galliate, collezione privata
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1340
73_V_01
AAB1340
Croce tombale, 1973
Doppia croce, positivo-negativo, acciaio inox, sequenza segnica su bronzo, fusione in staffa.
Opera realizzata per la Cappella Scotti, Cimitero di Coenzo (Parma), 37,5 x 29 x 12,5 cm
Firma in basso sinistra su bronzo
Galliate, collezione privata
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1149
73_V_02
AAB1149
Università degli Studi di Genova
Concorso per l'opera B), 1973
Tecnica esecutiva
La struttura consta di 14 elementi identici in acciaio inox 18/8, elettricalmente saldati, dello spessore di mm 5. Tale spessore dà un'adeguata garanzia di sicurezza statica. E' previsto un solido ancoraggio alla base di marmo già esistente, con staffe in profondità pure in acciaio; il peso complessivo è di circa q. 8.
Contenuti e significati. Il bozzetto, costruito in lamierino trattato, dà una visione più reale, strutturale e policroma dell'opera: essa, infatti, sarà realizzata in acciaio inox che permetterà, nelle sue potenzialità assimilative, l'assorbimento di forme e colori ambientali.
La successione modulare all'infinito è determinata dalle due linee seriali a spirale, ascendenti-discendenti, reciprocamente invertite. Altre ambiguidità sono evidenziate dai diversi punti di osservazione: struttura aperta verso la base o verso l'alto, segni vuoti e pieni differenziati nella loro propensione. Fuori da ogni ambiguidità la potenziale lettura dell'opera -nella sua semplicità e complessità- in chiave sociale, storica, tecnologica,
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1150
73_V_03
AAB1150
Università degli Studi di Genova
Concorso per l'opera C), 1973
Bozzetto ideato e realizzato con il materiale già previsto per l'eventuale realizzazione dell'opera: acciaio inox 18/8 lucidato a specchio.
Nelle due superfici le strutture sono graficamente resecate con la tecnica della fiamma ossidrica. Il supporto di fondo è ricoperto da oro foglia e argento foglia.
Contenuti del DITTICO: la scelta dell'acciaio inox speculare nella sua modulazione cinetico-luministica assimila, inserendovici, la presenza fisica dell'ambiente, assumendo una caratteristica morfologica che si risolve nei due aspetti: PREDETERMINATO nel tipo di struttura diversificata, DETERMINATO nella torsione della superficie speculare.
Attraverso le aperture modulari create dalla torsione, gli effetti cromatici del verde e rosso sono determinati dalla componente "fotoriflettenza".
I due spazi distanziati tra loro -come da bando- permettono l'inserimento di una fascia di acciaio inox satinato-opacizzato, alla cui base è previsto lo sportello per l'ispezione della cassetta dell'impianto elettrico. La possibilità di tale accorgimento è stata personalmente confermata da un sopralluogo dell'autore.,
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1153
74-75_V_01
AAB1153
Concorso per un elemento scultoreo.
Sede provinciale I.N.P.S. Milano, 1974/75
relazione sulle materie e tecnica esecutiva.
1) Le strutture sono realizzate con elementi identici in acciaio speciale, inox 18/8 (l'acciaio inossidabile che verrà impiegato sarà corredato di garanzia sulla sua composizione rilasciato dalla ditta fornitrice), dello spessore di 7 mm (vedi tavola esplicativa con annesso campione) per cui le su indicate caratteristiche offrono le due garanzie di resistenza statica e anticorrosiva.
2) Le tre composizioni, i cui elementi si uniscono tra di loro con saldatura "ARGON", lungo tutte le linee di contatto, creando una struttura continua, (eliminando così le vibrazioni riscontrabili nel bozzetto) sono ancorate alle basi con barre e staffe di acciaio inox che attraversano totalmente lo spessore delle basi (vedi tavola).
3) Le basi a forma triangolare con i lati di cm 220, due sono realizzate in massello di granito grigio chiaro bocciardate dello spessore di cm 25, La terza, delimitata da due fasce in granito fissate con zanche di acciaio inox, contiene terriccio, formando un'aiuola a prato verde che crea continuità con la zona verde esterna (in quest'ultima è previsto il drenaggio nel caso di abbondante umidità).
4) Il triangolo in acciaio inox 18/8, dello spessore di 4 mm lucidato a specchio posto al centro del complesso, poggia su base in calcestruzzo, fissato alla stessa mediante risvolto a scatola lungo il perimetro, lasciando così la superficie libera ai movimenti di dilatazione.
5) La patina di finitura delle strutture in acciaio inox sarà ottenuta attraverso una satinatura dei moduli che permetterà loro di accostarsi maggiormente all'effetto dato dal bozzetto.
6) Le tre strutture modulari diversificate nelle altezze di circa m. 4,25, m. 2,45, m. 2,00 poggiano su basi degradanti in modo da seguire la pendenza del terreno.
CONTENUTI E ASPETTI: il complesso scultoreo si esprime nel concetto unitario dei tre significati: "modulo", "triangolo", "iterazione".
1) La funzione significante del "modulo", attraverso il taglio e le torsioni chiarafica ed evidenzia lo sforzo di liberazione. In essa risiedono e da essa derivano possibilità iterative e creative pressochè infinite; che rappresentano il frutto di meditate e severe ricerche di motivi e temi d'ordine naturalistico, sociale, morale, inseriti ed espressi in accordo e nel rispetto di valori, plastici e spaziali, delle proporzioni geometriche e delle progressioni matematiche.
2) Il "triangolo" è l'elemento che racchiude in sé infinite aperture, con rimandi religiosi e filosofici (processo di tesi-antitesi-sintesi) ricollegabili oggettivamente al significato complessivo dell'opera. La superficie triangolare riflettente alla base vuole duplicare peculiarmente aspetti e valori in divenire, ed interpreta ed integra l'ambiente.
3) Le iterazioni attuano una apertura sul perpetuo divenire degli esseri in successione sempre uguali e forme sempre varie, in cui si comprende e concilia la caducità e irrepitibilitàndelle singole esistenze con l'infinita continuità della vita.
La triplice iterazione proposta nel bozzetto (oltre ai significati sopra indicati) esprime losforzo di liberazione mediante progressioni successioni nel triplice aspetto: aritmetico (in progressione seriale) spirale (elittico-spaziale) elicoidale (a vite ascensionale bio-fisiologica).
Angelo Bozzola,
Galliate, collezione privata
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1132
74_V_01
AAB1132
Bozzetto progettuale "Monumento alla Resistenza" Comune di Galliate, 1974
La "sintesi" nei suoi significati e aspetti unitari (della stele e dei cippi collocati ai vertici del triangolo) forma il complesso monumentale (realizzato interamente in pietra ghiandone con superfici a vista bocciardate) diviso da tre ("trivio") passaggi pedonali confluenti nel punto centrale, integrando e coinvolgendo spazialmente "l'uomo" (fruitore),
Galliate, collezione privata
Bibliografia: Un monumento 1975, ripr. b/n; Monumento a Galliate 1975, ripr. b/n; A Galliate Monumento alla Resistenza 1975, ripr. b/n; Il Monumento alla Resistenza 1975, ripr. b/n; Monumento alla Resistenza 1975, ripr. b/n
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1155
74_V_02
AAB1155
Struttura algoritmica
Concorso nazionale per opera d'arte da collocarsi presso il Liceo Classico "L. A. Muratori"
Comune di Modena, 1974
Lastra in acciaio operata con incisione ossidrica, 100 x 1200 cm
Modena, Liceo Classico e Linguistico L. A. Muradori
Bibliografia: Fondazione Angelo Bozzola 2010, p. 174 ripr. b/n
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1346
75-76_V_01
AAB1346
Strutturale-tombale, 1975/76
Bronzo, fusione in staffa, elemento funzionale, modulo con croce latina; sostegno in granito Rosa Baveno,
Bibliografia: Fondazione Angelo Bozzola 2010, p. 176 ripr. b/n
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1133
75_V_01
AAB1133
Monumento alla Resistenza
Comune di Galliate, 1975
La sintesi nei suoi significati e aspetti unitari (della stele e dei cippi collocati ai vertici del triangolo) forma il complesso monumentale (realizzato interamente in pietra ghiandone con superfici a vista bocciardate) diviso da tre (trivio) passaggi pedonali confluenti nel punto centrale, integrando e coinvolgendo spazialmente ʺl’uomoʺ (fruitore)
Realizzato modellino in scala del Monumento,
Bibliografia: Quaglino 1979, p. 75 ripr. b/n; De Paoli 1985, ripr. b/n; Fondazione Angelo Bozzola 2010, p. 19, p. 20 particolare, ripr. col.
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1152
80_V_01
AAB1152
Concorso per l'ideazione e l'esecuzione di un'opera sul tela "La Resistenza"
Città di Vigevano, 1980
Idea; progetto descrittivo realizzato su tre tavole di elaborazione fotografica,
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1134
82_V_01
AAB1134
Realizzazione plastica di elementi funzionali singoli e/o sovrapponibili, 1982
Il processo graduale in elevazione spaziale (morfologico) della forma geometrica di base, determina la variante delle proiezioni graduali sul piano orizzontale: a), b), c), 25,5 x 94,5 x 67 cm
Galliate, collezione privata
Bibliografia: Fondazione Angelo Bozzola 2010, n. 98 p. 120 ripr. b/n
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1157
82_V_01
AAB1157
Ideazione di complesso architettonico, 1982
Foto su tela emulsionata, cartoncino bianco, rilievi ottenuti con matrice fotoincisa, 39,5 x 100 x 85 cm
Galliate, collezione privata
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1364
85_V_01
AAB1364
Base, 1985
Acciaio inox con effetti rosso mediante "fotoriflettenza", bassorilievo su granito Bianco Montorfano. Terminazione: incisione ossidrica su acciaio inox con riporti in rame mediante fusione,
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1143
87_V_01
AAB1143
Concorso regione autonoma Valle d'Aosta (motto: luminismo), 1987
Struttura modulare.
Progetto: rapidograph, spuntatura spugnosa, pennarello su cartoncino bianco, 67,6 x 128 cm
Galliate, collezione privata
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1852
89_V_01
AAB1852
Gioiello, 1989
Pendente mobile per collana in oro,
Galliate, collezione privata
Bibliografia: Cerritelli, Somaini 1995, p. 270 ripr. col.
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1872
89_V_02
AAB1872
Funzionale, 1989-1994
Pendente in oro giallo,
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1851
89_V_03
AAB1851
Funzionale, 1989-1994
Girocollo con perdente in oro giallo. Il pendente può essere posizionato in orizzontale o verticale,
Galliate, collezione privata
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1869
89_V_04
AAB1869
Funzionale, 1989-1994
Collana con pendente in oro giallo,
Collezione privata
Esposizioni: Vigevano, Cavallerizza del Castello, 2011
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1870
89_V_05
AAB1870
Funzionale, 1989-1994
Orecchini in oro giallo,
Collezione privata
Esposizioni: Vigevano, Cavallerizza del Castello, 2011
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1392
89_V_06
AAB1392
Pendente per girocollo, 1989/1994
Configurazione spaziale di elementi omologhi, oro giallo,
Galliate, collezione privata
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1393
89_V_07
AAB1393
Spilla, 1989/1994
Configurazione spaziale, oro giallo,
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1394
89_V_08
AAB1394
Spilla, 1989/1994
Concatenazione modulare, oro giallo,
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1395
89_V_09
AAB1395
Funzionale, 1989/1994
Girocollo con orecchini e spilla, oro giallo,
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1396
89_V_10
AAB1396
Funzionale, 1989/1994
Girocollo con orecchini e pendente, oro giallo,
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1162
90_V_01
AAB1162
Vetrata, 1990
Rirpoduzione dell'opera "Spazio-tempo" 1982, pittura a olio e oro foglia su tela; vetrata realizzata con formelle di vetri francesi, 130 x 99 x 3 cm
Galliate, collezione privata
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1163
90_V_02
AAB1163
Vetrata, 1990
Rirpoduzione dell'opera "Spazio-tempo" 1982, pittura a olio e oro foglia su tela; vetrata realizzata con formelle di vetri francesi, 130 x 99 x 3 cm
Galliate, collezione privata
Bibliografia: L’anima della forma 2010, p. 14 ripr. col.; Fondazione Angelo Bozzola 2010, p. 190 ripr. col.
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1470
99_V_01
AAB1470
Funzione concreta, 1999
Monumento ai Caduti. Nibbia. Acciaio inox speculare con base in granito. Funzione sviluppo con croce latina, 395 x 195 x 100 cm
Nibbia, Comune di San Pietro Mosezzo
Bibliografia: Fondazione Angelo Bozzola 2010, n. 110 p. 130 ripr. col.
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